
Fontana di Borgo XX Settembre
La fontana di Borgo XX Settembre è stata completamente trasformata nel corso di una ristrutturazione che l’ha resa simbolo della lavorazione della ceramica locale. Gli artisti che si sono messi in gioco per il paese sono: Taruschio Design, Sandra Zuccari, Silvana Paris, Silvia Giuliodori, Marica Sabbatini.

Chiesa di Santa Tecla
All’interno della chiesa si conservano i corpi dei santi martiri, Flavia, Giustino, Gaudenzio e i santi corpi dei fanciulli Agrippina e Leonzio, che furono trasportati in Appignano sotto il Pontificato di Leone XII e di Pio VIII. Sempre all’interno della chiesa, esiste una Cappella di sacre reliquie detta la Cappella dei Santi. La sua costruzione fu autorizzata dal Vescovo Giovanni-Antonio Benvenuti il 29 marzo 1829, e cominciata nello stesso anno su disegno di Serafino Valentini da Macerata.
La Cappella contiene cinquemila reliquie collocate in un artistico tempietto disegnato dal predetto Valentini. Con atto del 24 novembre 1828 questo sacro tesoro, con l’altare ed il tempietto, fu donato alla Confraternita della Morte dal Sacerdote appignanese Don Vincenzo Benigni (1771-1846) Canonico della Collegiata di Apiro. Due imitazioni di lapide poste una nella parte destra e l’altra nella parte sinistra della Cappella dei Santi ci ricordano l’evento. La Cappella fu inaugurata il 13 novembre 1831. Ogni anno per tutto il mese di maggio le sacre reliquie venivano esposte alla venerazione dei numerosi devoti. XIX sec. Serafino Valentini da Macerata.

Villa Tusculano
Costruita sul sito un tempo occupato da un complesso monastico dedicato a San Giacomo della Marca, la villa rappresenta il simbolo di Appignano. E’ un monumento pregevole per la storia e lo stile architettonico e venne fatta costruire in epoca napoleonica dal conte Leopoldo Armaroli su progetto dell’architetto bolognese Giuseppe Nadi, autore tra le altre cose della splendida Villa Aldini a Bologna. Il nome Tusculano deriva dalle Tusculanae Disputationes di Cicerone.
Il composto ritmo classico, che connota la facciata principale della villa era in linea con il gusto culturale dell’epoca e con lo spirito dell’Armaroli, anche se l’effettiva realizzazione differisce notevolmente dal progetto iniziale. Nel 1823 il conte fece costruire la facciata della villa e nel 1826 un caffehaus o meglio un’esedra con al centro un ninfeo. Sia la facciata che il caffehaus vennero progettati dall’architetto Luigi Poletti, come testimonia una lapide da lui apposta sul muro di cinta dell’esedra. XIX sec. Giuseppe Nadi e Luigi Poletti.

Chiesa dell’Addolorata
La Madonna dell’Addolorata era venerata già nel 1550, quando il Consiglio deliberò la riparazione dell’edicola. Essa venne però ricostruita nel 1746 nel quartiere di Santa Croce, perchè in pessime condizioni. Grazie alle continue offerte lasciate per l’immagine miracolosa fu possibile costruire, al posto dell’edicola, una Chiesa i cui lavori durarono dal 1841 al 1859.

Palazzo Comunale
Il Palazzo è stato costruito nel 1790. Fu progettato dall’architetto Mattia Capponi di Cupramontana e presenta una facciata con tre archi e due nicchie che danno accesso ad un porticato a crociera.

Convento di Forano
Le sue origini non sono documentate in modo esauriente; nell’area occupata dal convento tra XII e XIII secolo vi era un ospitale e dovevano anche esserci degli insediamenti benedettini. Secondo il padre Ciro da Pesaro intorno al 1215 S. Francesco giunse nella selva di Forano in cui trovò un piccolo ospizio di monaci abbandonato e cadente con una chiesa dedicata all’Annunciazione di Maria. Il santo, dice il padre, occupò il luogo.